Il 9 febbraio del 1770 nasceva a Napoli Ferdinando Maria Meinrado Francesco Pascale Rosario Carulli, per la storia Ferdinando Carulli. La sua maestosa parabola artistica si completò in 71 anni, tutto sommato ebbe una vita lunga per l’epoca.  L’occasione della ricorrenza, i 250 anni dalla nascita, è per noi l’occasione per veder nascere questo sito a lui dedicato, un sito celebrativo dunque, che contiene e sempre più conterrà approfondimenti biografici e analisi stilistiche inerenti Carulli, oltre e più di questo vuole essere un osservatorio sulle tante problematiche legate all’interpretazione della musica del periodo che vide nascere la chitarra “moderna”, il secolo compreso tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento.

Va da sé che consideriamo e studiamo questo repertorio all’interno di quella che ormai tutti definiamo musica antica o early music, superando l’idea che questa arrivi fino al barocco e che tutto ciò che abbiamo di successivo sia troppo vicino al nostro gusto per richiedere una particolare ricerca tecnica o stilistica o addirittura l’uso di strumenti dell’epoca. Sappiamo di condividere l’esigenza di ascoltare e di proporre  interpretazioni storicamente informate con molti interpreti e molti studiosi di musica ai quali vorremmo collegarci, per apprendere e dare il nostro contributo.

All’interno del sito troverete il nostro lavoro di ricerca, partiture, documenti originali dell’epoca, brevi saggi, riflessioni critiche e troverete pure il nostro lavoro di interpreti, come solisti e in formazioni cameristiche, in particolare troverà spazio il “The Early Guitar Duo” che nasce all’interno di questo progetto di studio ed è volto in modo specifico allo studio del repertorio carulliano per due chitarre. 

Assistiamo oggi a un forte interesse tra i chitarristi verso l’uso degli strumenti storici, interesse che ci rimanda indietro nel tempo, quando era il liuto o la chitarra barocca a colorare i concerti anche di chitarristi importanti che però non applicavano la prassi e la tecnica liutistica. Ora, per fortuna, questi strumenti si possono studiare in conservatorio e, grazie al lavoro di ricerca di interpreti e studiosi,  appare evidente a tutti la distanza tra questi e la chitarra moderna.

Gli amministratori del sito

Romolo Calandruccio, Antonio Aprile e Stefano Magliaro