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The Early Guitar Duo

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Una profonda passione per la musica, per le chitarre storiche,
per la ricerca, per l'Ottocento chitarristico.

The Early Guitar Duo nasce dall’incontro di due musicisti, Romolo Calandruccio e Antonio Aprile, dediti da circa vent’anni esclusivamente allo studio e all’esecuzione del repertorio chitarristico dell’Ottocento su strumenti originali. Entrambi diplomati in chitarra, hanno conseguito il diploma accademico di primo e secondo livello in chitarra dell’ottocento nel corso sperimentale di Avellino, sotto la guida del  M° Stefano Magliaro. Il duo esegue esclusivamente il repertorio di Ferdinando Carulli con esecuzioni che scaturiscono da un’approfondita ricerca della prassi esecutiva del periodo, attraverso le fonti originali dell’epoca e della tecnica in uso nei primi decenni del secolo con particolare riferimento a quella utilizzata dai chitarristi italiani. Negli ultimi anni The Early Guitar Duo è stato presente tra l’altro alla VII Edizione del Guitar Festival di Nicolosi, al Conservatorio Ottorino Respighi di Latina con concerto e conferenza tenuta da Romolo Calandruccio, alla XVII edizione del Festival internazionale Onde Sonore a Bordigiadas (Sardegna), al Conservatorio Tchaikosky di Nocera Terinese con concerto e conferenza tenuta da Romolo Calandruccio, al Festival de Guitarra de Girona-Costa Brava (Spagna) presso l’auditorium del Conservatorio di Girona, a Bisceglie presso il Museo Casa Natale di Mauro Giuliani e a Roma per il Festival Musica sulla Via Appia.

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Romolo Calandruccio

Musicista, chitarrista e didatta, è docente di chitarra presso l’Istituto Omnicomprensivo “B. Vinci” di Nicotera. Ha iniziato lo studio della chitarra con il M° Stefano Magliaro e ha seguito numerosi corsi di perfezionamento con maestri di prestigio internazionale come Alirio Diaz, Eliot Fisk, Manuel Barrueco e David Russel. Da circa vent’anni si occupa dello studio della didattica ed esecuzione con strumenti originali del repertorio chitarristico compreso tra il 1750 e il 1850. In veste di relatore ed esecutore è invitato in importanti convegni e studi del settore per citarne alcuni “Una giornata con Ferdinando Carulli” presso il Conservatorio Statale di Musica “O. Respigi” di Latina, Seminario/Masterclass “I Metodi per chitarra dell’Ottocento” presso il Conservatorio Statale di Musica “P.I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese e “Ferdinando Carulli l’Op. 320 e la svolta del suo stile” al Convegno di studi su Ferdinando Carulli nell’ambito della 6ª edizione dell’Autunno Chitarristico organizzato dal Conservatorio Statale di Musica “N. Sala” di Benevento. Svolge attività concertistica, come solista, in gruppi da camera e con l’orchestra; ha suonato in Italia, Messico, Spagna, Austria, riscuotendo ovunque ampi consensi di pubblico e di critica. Nel campo editoriale ha pubblicato per le Edizioni Musicali Novecento di Catania alcuni importanti lavori per la didattica, Alla scoperta della chitarra, (3 voll.) e Il Musichese (3 voll.) e, per la collana Chitarra dell’Ottocento, due lavori di analisi musicale “Fernando Sor e i chitarristi dell’Ottocento incantati da Il flauto magico di W. A. Mozart” e “Ferdinando Carulli Gli Amori Di Adone e Venere Op. 42Analisi storico-stilistica e musicale-interpretativa di un’opera da salotto”. Dal 2017 collabora con la casa editrice UT ORPHEUS di Bologna per la quale ha curato e pubblicato nella Collana curata da L. Matarazzo la revisione filologica dei Sei Andanti Op. 320 di Ferdinando Carulli, attualmente per la stessa collana sta lavorando alla revisione filologica dell’Op. 114 di Carulli. Collabora con “Il Fronimo – rivista di chitarra” pubblicando sul n. 191 di Luglio 2020 la nuova biografia di Ferdinando Carulli, collabora anche con il weblog magazine DotGuitar pubblicando suoi lavori di ricerca musicale sull’Ottocento chitarristico.

Antonio Aprile

Chitarrista e compositore catanese, si è diplomato al conservatorio di Vibo Valentia sotto la guida del M° Stefano Magliaro, studiando contemporaneamente composizione con il M° Enrico Dibennardo. Ha composto musiche di scena per vari spettacoli teatrali e mediometraggi. Suoi lavori per chitarra sono stati incisi nel 2000 per le edizioni Novecento nel disco 1,2,3 chitarre da Alfredo D’Urso e Valerio Battaglia con la partecipazione dello stesso autore. Si occupa dal 2004 di prassi esecutiva romantica diplomandosi presso il conservatorio di Avellino in chitarra storica, abbandonato quindi lo strumento moderno si dedica alla ricerca, proponendo repertorio inedito in esecuzioni filologiche su strumenti d’epoca di cui ha un’importante collezione che comprende una Gennaro Fabricatore del 1828, una Filano del 1831 e una Louis Panormo del 1840. Ha curato la pubblicazione delle edizioni critiche dei Tre Duo per clarinetto e chitarra di Henry per le Edizioni Musicali Novecento. Ha suonato in Italia, ospite in diverse rassegne (Festival Internazionale di Martinengo, Rassega chitarristica internazionale di Alba, Guitar Festival Città di Nicolosi, Cetona chamber music, Musica sulla via Appia a Roma, Festival della Val d’Esino a Jesi) e all’estero (Malta, Norvegia, Belgio, Svizzera, Brasile, Germania).